LETTERA A ME STESSO… (bellissima)

lettera libro-5
Questa lettera va a me stesso, a me che ogni volta che piango e qualcuno mi chiede cosa sia successo mi limito a dire che mi bruciano gli occhi. Va a me…
A me, che cerco di sorridere anche quando sembra impossibile,a me che mi guardo allo specchio e vedo le rughe del età, alla mia fottuta sensibilità che mi fotte nel vero senso della parola, perchè fa approfittare gli altri di me.
Va a me, al mio essere troppo buono e spudoratamente generoso.
Va a me, che quando cado trovo sempre la forza di rialzarmi, a me che mi guardo intorno e vedo tante tante tantissime luci, una città colorata .. ma poi mi guardo intorno, e vedo sorrisi spenti.
Questa lettera va a me, ai miei sorrisi, alle mie lacrime sprecate, alle mie grida, ai miei momenti di pazzie, ai miei momenti noiosi, semplicemente a me stesso. Va a me, che quando devo aiutare gli altri sono un esperto e quando devo aiutare me stesso non sono neanche un dilettante.
A me, che trovo sfogo in una stupida sigaretta, a me che faccio l’indifferente e poi dopo piango, a me che quando mi trovo solo mi sento ansioso, perchè i pensieri mi occupano la mente. A me, che do tanto amore alle persone e non vengo mai ricambiato. A me che sono stato deluso, a me ….
Un me che molte volte non riesco ad accettare, ma con il quale sto imparando a convivere, un me che tutti hanno cercato di cambiare, ma che nessuno è riuscito mai a farlo.
MI vedo….. un passo dal cambiamento, dalla voglia di essere presente a me stesso, ai miei sogni. Ma, come tutti i cambiamenti, prima che diventino qualcosa c’è la confusione, la paura, la solitudine.
Ora mi sento perso, perso dentro mille pensieri e parole, ma un giorno tutte queste vite che sto vivendo mi daranno ragione di quello che sono e sarò. Nel ritrovarmi mi sono accorto di aver lasciato qualcosa per strada ma è questo il momento di continuare il viaggio, con prospettive nuove. Non devo aggrapparmi solo al passato, ma devo attingere ora da me stesso, da questo mio presente, doloroso sì, ma ricco di prospettive di me, dei miei sogni, dei miei desideri; ricordo di aver letto da qualche parte: “i sogni non sono mere rappresentazioni dei nostri più reconditi desideri, né vie di fuga, sono, al contrario, strade maestre da percorrere”.

Il dolore mi scava e mi uccide, mi fa pensare che tutto è sbagliato, ma questo è un inganno del dolore, che oggi mi ferisce e mi toglie la voglia di continuare una strada che per tutti è irta di disillusioni e amarezze. Credimi!! La vita mi ha fatto fare scelte diverse ma non le rinnego…
Ascolto me stesso, i miei sogni, le voci dei miei, figli, il gusto del bello che da sempre mi seduce, vela i pensieri dei miei desideri più veri, dei miei ideali, ho certezza che tutto questo non è vano, non è destinato a perdersi per sempre. Sono onde di un mare che non conosce né confini né tempeste e quando lo sconforto sarà più grande dei miei desideri allora mi affaccio alla finestra, guardo quella montagna che ho davanti, ascoltando il suono e godere del suo profumo farmi accarezzare dal vento che soffia leggero, come un giorno… leggeri saranno i miei affanni.
Penso che per ognuno di noi c’è un giardino, fatto di memorie, parole, profumi e suoni, che germoglia di anno in anno, attraverso il nostro cuore. Quando la vita morde ed il pianto sembra vano là troverò sempre me stesso e chi mi ama.
(guerriero 1953)

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2 commenti su “LETTERA A ME STESSO… (bellissima)

  1. Scriviamo e riceviamo lettere, ma mai abbiamo pensato di scriverne una su di noi, per come siamo fatti, per come ci sentiamo, per come viviamo; forse queste bellissime rime sono arrivate per darci un aiuto.

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